Esempio di edificio in fase di ristrutturazione:
Progettista e D.L., Architetto Claudio Visentin – Torino. www.arcvisentin.it
Cantiere di Moncalieri (TO)
Premessa.
Il carico salino all’interno dei muri e la cristallizzazione dei sali solubili può aver luogo in diversi punti dei capillari, la localizzazione dipende dalla solubilità dei sali, dalla velocità di evaporazione dell’acqua la quale dipende a sua volta sia dalla quantità di acqua che circola nel mattone , sia dalla ventilazione della superficie.
La forza distruttiva dei sali : effetto dannoso che può aumentare a dismisura se la muratura è, o è stata, a contatto con fonti di sali a tendenza igroscopica, quali il nitrato, il cloruro ed i solfati. E’ un fenomeno tipico delle ristrutturazioni di ex stalle o strutture dedicate al deposito di concimi naturali, dall’esempio qui riportato in foto, si notano ad occhio nudo che i sali raggiungono delle altezze sproporzionate con il suo carico salino con l’effetto distruttivo degli intonaci e dei mattini stessi.
La conseguente presenza carichi salini nei muri di una vecchia costruzione, comporta il fenomeno osmotico di attrazione dell’acqua, alla quale si aggiunge la forza capillare dell’umidità ascensionale pura. In fase di ristrutturazione di edifici al piano terra, zone che prevedono un drenaggio aerato al di sotto del pavimento, è necessario un trattamento nelle murature, interne ed esterne, con la creazione di una barriera che si opponga alla risalita capillare dell’umidità.
Approfondimento:
Nelle condizioni attuali, i muri, dopo il nostro trattamento, asciugano c.ca un centimetro di spessore al mese, rimane quindi fondamentale eseguire il trattamento in tempi brevi, prima di ogno altro intervento, al fine di favorire l’abbassamento dell’ umidità accumulata nei muri per risalita capillare e il rilascio del carico salino “efflorescenze”.
“Il fenomeno della risalita capillare è causato dall’idrofilia dei conglomerati edilizi, i quali fungono da corpo spugnoso per l’umidità e l’acqua presente in prossimità. Attraverso un meccanismo termo-igrometrico l’acqua allo stato liquido presente, migra per capillarità nei pori delle sottomurazioni, trascinando con se tutto il carico salino disciolto e presente nel muro. Una volta raggiunto l’equilibrio dinamico tra forza di gravità e ascesa capillare, l’acqua, grazie alla superficie di contatto dei capillari, evapora nell’ambiente, lasciando all’interno e all’esterno del supporto il carico salino.Quest’ultimo si concentra nelle aree di massima evaporazione dando luogo alle formazioni cristalline chiamate efflorescenze.”
Bonifica totale dei piani terra:
in fase di progetto di una ristrutturazione bisogna tenere ben presente che una muratura affonda nel terreno con fondazioni in mattoni pieni, come in questo caso, siamo intervenuti prima di qualsiasi altro lavoro, è stata creata la barriera chimica continua subito dopo lo sbancamento per la posa degli igloo, adottando questa tenica associando un vespaio con la posa di igloo e con l’applicazione di intonaci aeranti , si ottiene una bonifica totale della muratura dei piani terra.
(abbiamo consigliato alla D.L. per questa ex stalla, un corticale antisale prima dei ripristini dei nuovi intonaci)
Trattamento con doppia barriera
E’ indispensabile usare il trattamento a doppia iniezione, come nel trattamento riportato in esempio. In questo caso gran parte dei muri erano liberi da intonaci ,si è dovuto eseguire una fascia di intonaco, dentro e fuori la struttura, necessaria al contenimento della prima iniezione di miscela di resine silossaniche-acriliche a dispersione acquose e al contenimento della seconda iniezione a base di creme speciali migratorie (nano tecnologia Edil Ma.P.Uno). La crema migratoria è di fondamentale importanza poiché assorbe l’acqua del muro migrando attraverso le nano porosità dei mattone e della calce e va ad integrare le resine ultrafine iniettate con la prima iniezione. Le resine sono composte a base di silossani molto concentrate in forma gelatinosa con caratteristiche di resistenza agli agenti aggressivi all’interno dei muri. (importante per il carico salino all’interno dei muri di ex stalle e non solo)
Le murature in questo caso erano di forte spessore e costituite per la maggior parte da mattoni pieni e in alcune zone le murature erano a “sacco”. Nei casi in cui le murature risultino essere “a sacco” come in questo caso, si tende a procedere con un’iniezione di boiacca speciale cementizia rigonfiante e impermeabile, iniettandola direttamente nei fori creati per la prima iniezione. Queste particolari sostanze iniettate hanno la capacità di rigonfiare all’interno del muro a sacco, compattando i materiali in modo omogeneo su tutta la parte interessata dalle iniezioni stesse.
Voce di capitolato:
Descrizione dei materiali e dei lavori da fornire
Sbarramento alla risalita capillare: procedimento a doppia iniezione
Miscele di resine ultrafini, nano tecnologia Edil Ma.P.Uno, e resine di crema gelatinosa silossaniche, del tipo e quantità come di seguito indicati. Le quantità potranno variare in dipendenza del grado di assorbimento dei materiali costituenti la muratura, e dello spessore della stessa.
Perforazione di fori, diam. nominale mm. 14-16, eseguiti con interasse di 10-12 cm. lungo la parete da trattare, su un’unica fila alla base della muratura e profondità pari a 3/4 dello spessore della stessa fino a spessore 50/cm , mentre per spessori superiori il trattamento sarà eseguito da ambo i lati della muratura, al fine di realizzare lo sbarramento chimico continuo, contro la risalita capillare dell’umidità, come previsto.
Iniezioni delle miscele di resine , nei fori eseguiti.
- Prima iniezione di miscela di resine silossaniche-acriliche ultrafine .
- Seconda iniezione di resine silossaniche di crema gelatinosa “migratoria”.
Un nostro tecnico specializzato controllerà costantemente il grado di assorbimento del prodotto nella muratura, che sarà iniettato a mezzo di apposita pompa speciale a bassa pressione.
La quantità di resina da iniettare è in funzione sia del grado di umidità presente nelle murature, nonchè delle condizioni generali dell’edificio e della tipologia dei materiali costituenti la struttura muraria.
Esempi di ispezioni, certificate per la Direzione Lavori.