Progetto di bonifica alla risalita capillare e ai problemi delle taverne
In fase di realizazione della struttura della villa, o villette a schiera, pur avendo adottato una barriera con un tagliamuro di guina e tutti gli accorgimenti necessari per evitare il fenomeno della risalita capillare, ci si può imbattere in questo fastidioso fenomeno.
Premessa:
Nelle condizioni attuali, i muri, dopo il nostro trattamento, asciugano c.ca un centimetro di spessore al mese : in questo caso è stato opportuno eseguire il trattamento in tempi brevi al fine di favorire l’abbassamento dell’ umidità accumulata nei muri per risalita capillare e il rilascio del carico salino “efflorescenze”.
“Il fenomeno della risalita capillare è causato dall’idrofilia dei conglomerati edilizi, i quali fungono da corpo spugnoso per l’umidità e l’acqua presente in prossimità. Attraverso un meccanismo termo-igrometrico l’acqua allo stato liquido presente, migra per capillarità nei pori delle sottomurazioni, trascinando con se tutto il carico salino disciolto e presente nel muro. Una volta raggiunto l’equilibrio dinamico tra forza di gravità e ascesa capillare, l’acqua, grazie alla superficie di contatto dei capillari, evapora nell’ambiente, lasciando all’interno e all’esterno del supporto il carico salino. Quest’ultimo si concentra nelle aree di massima evaporazione dando luogo alle formazioni cristalline chiamate efflorescenze.
La risalita capillare nei conglomerati laterizi forati, del tipo doppio uni o altri tipi, poroton di forati con la proprietà di isolamento termico, questa tecnica d’iniezione è collaudata dall nostra azienda, nel corso degli ultimi anni abbiamo bonificato più di un migliaio di villette con un intervento mirato, il problema è tra il dado ,o platea, della fondazione con il muro in elevazione.
La tecnica di iniezione consiste nel riempimento delle camerette dei laterizi forati, con una miscela a base di resine resistenti agli acidi dei leganti di malta bastarda, e alle esplosione dei cristalli dei Sali. (salnitrio)
Questo è un intervento molto efficace ma è da eseguirsi solo con personale altamente specializzato della nostra azienda, va eseguito con degli accorgimenti tecnici non indifferenti e molto sofisticati, con una tecnica dove usiamo una crema migratoria a finitura per l’intervento.
Voce di capitolato
DESCRIZIONE DEI MATERIALI E DEI LAVORI DA FORNIRE
SBARRAMENTO ALLA RISALITA CAPILLARE – doppia iniezione-
Miscele di resine “ultrafini”, nano tecnologia Edil Ma.P.Uno, e resine di crema gelatinosa silossaniche, del tipo e quantità come di seguito indicati. Le quantità potranno variare in dipendenza del grado di assorbimento dei materiali costituenti la muratura, e dello spessore della stessa.
Perforazione di fori, diam. nominale mm. 14-16, eseguiti con interasse di 10-12 cm. lungo la parete da trattare, su un’unica fila alla base della muratura e profondità pari a 3/4 dello spessore della stessa fino a speesore 50/cm. Per spessori superiori il trattamento sarà eseguito da ambo i lati della muratura, al fine di realizzare lo sbarramento chimico continuo, contro la risalita capillare dell’umidità, come previsto.
Iniezioni delle miscele di resine, nei fori eseguiti.
- Prima iniezione di miscela di resine silossaniche- acriliche ultrafine .
- Seconda iniezione di resine silossaniche di crema gelatinosa “migratoria”.
Un nostro tecnico specializzato controllerà costantemente il grado di assorbimento del prodotto nella muratura, che sarà iniettato a mezzo di apposita pompa speciale a bassa pressione.
La quantità di resina da iniettare è in funzione sia del grado di umidità presente nelle murature, nonché delle condizioni generali dell’edificio e della tipologia dei materiali costituenti la struttura muraria.
Progetto alla risalita capillare cantine e taverne
Tavernette nuove o locali interrati:
Fenomeno ricorrente nei muri in cls riscontrabile nei muri al piano interrato.
Tecniche di iniezione per la bonifica dei muri contro terra negli scantinati:
Nei piani seminterrati dove si manifestano questi fenomeni con evidenti macchie di umidità sui muri e con lo sfaldamento degli intonaci e delle pitture, sono dovute alle infiltrazioni di acqua nella ripresa di getto, del calcestruzzo, tra il dado, o platea, di fondazione e il getto del muro in elevazione. L’acqua in questo caso,anche essendo minima, corre sotto il massetto di sabbia e cemento e attraverso l’intonaco del muro fa da risalita capillare.
Per questi specifici interventi adottiamo una tecnica con dei perfori passanti su una unica fila con interasse di 30/40/cm, con diametro nominale tra i 10-18/mm. per l’inserimento dei packer e l’iniezione della resina.
Specifica del trattamento:
Il trattamento d’iniezione ha lo scopo di impermeabilizzare il terreno per evitare le infiltrazioni dell’acqua, quando per innalzamento della quota artificiale, la stessa si riversa all’interno del piano interrato. Il trattamento di cui si parla aumenta il coificente di sicurezza dell’intervento globale, in quanto oltre a impermeabilizzare, consolida il terreno trattato aumentando l’inerzia del complesso sottofondo e del terreno rendendoli impermeabili, creando nelle porostà del terreno e nelle microporosità, o giunti, del calcestruzzo del muro una massa consolidata ed impermeabile continua al muro.
Trattamento ripresa di getto, dado di fondazione:
per il muro contro terra sarà studiata in sito una maglia di perfori che al momento si può stimare come segue.
Verranno eseguiti dei perfori in profondità massima da verificarsi in loco, con diametro di perforazione compreso tra i 15 e 20 mm. Sulla base di una linea con interasse di 40/cm per l’inserimento della resina.
Al termine delle perforazioni, si adotterà il trattamento d’iniezione sotto stretto controllo degli addetti specializzati e l’inserimento, nei fori eseguiti, di cannule di opportuna lunghezza e di packer con apposito attacco in testa per il collegamento d’iniezione alla resina poliuretanica acquareattiva.